Amaranto e il catalano
Ed Elisa inizia a raccontare:
“Quella chat sembrava più tranquilla delle altre. Quando volevamo prenderci un attimo di pausa dallo studio ci mettevamo davanti al monitor e facevamo un giro. Una sera assistemmo a una scenata pazzesca, una certa Amaranto parlava di questo IO.Lestat dicendone cose assolutamente tremende e irripetibili. Credo fu così che iniziò a badare a lui.”
“Lo osservava in silenzio e si chiedeva come aveva fatto quell’uomo cortese a far uscire di testa in quel modo una donna, cosa poteva mai averle fatto. Un mistero. Dopo un paio di settimane da quella sera si decise e lo contattò. In privato diceva era un poco diverso, lievemente diffidente, sospettoso a tratti introverso ma sempre brillante”
“Iniziò così tra i due una conoscenza che sembrava destinata a non finire mai, e da cui piano tua figlia mi chiuse fuori, anzi forse dovremo dire “si chiuse dentro”. Lasciando tutti fuori, fino a farne la propria ossessione personale. Il suo primo pensiero del mattino e l’ultimo prima di addormentarsi. Rinunciando alle serate con gli amici, sempre in casa vicina al portatile. Seguendo i folli orari di IO.Lestat. Sveglia alle quattro di mattina!”
– Alle quattro di mattina?
“IO.Lestat andava a correre per scaricare la tensione, sveglia alle quattro. Mezz’ora un ora di jogging doccia poi colazione e chat. Lei non voleva perdere la possibilità di dargli il buongiorno e passare qualche minuto con lui. Alle 7.40 via, in ufficio. Si collegava di nuovo in pausa pranzo, per una mezz’ora circa. E lei era sempre lì. Poi la sera dalle 19.00 all’ora di cena e poi dalle 22.00 in poi. Capisci bene che era come se vivesse al pc. Lui persona molto regolare, se volevi parlargli questi erano gli orari.”
– E dall’ufficio non chattava mai?
“Mai, ma credo usasse qualche programma tipo MSN.”
– Ma che tipo è?
“Com’è lui? Ti posso dire quello che sono riuscita a carpirle nei pochi momenti in cui anche io cercavo di capire in che mondo si era rinchiusa. Lei me lo ha sempre descritto così: gran bel tipo: 33 anni, veneto di padre brasiliano, poco più del metro e ottanta, occhi scuri, capelli lunghi. Fisico forgiato da anni di atletica. Consulente aziendale, single, segno zodiacale Leone, punto di forza: “il sorriso”. Casetta di proprietà con giardino. Lui occupa la mansarda il resto lo divide con la sorella che si chiama come me, e con la sua ex, Sandra.”
– Convive con la sua ex?
“Strano vero? Aveva colpito anche me la cosa, ma abita li per un motivo. Stava con un tipo che non la trattava molto bene. IO.Lestat è così protettivo.”
– E che altro ti ricordi?
Stravede per la nipote C. che ha 8 anni, la “potazza” come la chiama lui.
– E che altro?
“La ex dice che IO.Lestat somiglia moltissimo ad Andreas Valencoso.”
– Ha parlato con la sua ex?
“No! Lo diceva lui ..”
– Altro?
“Ah non ho capito bene, ma credo che sia circonciso!”
– Questo proprio non mi interessa, invece dimmi di quando si sono incontrati?
“Non si sono mai incontrati”
– Non si sono mai incontrati????? Ma lo ha mai visto webcam per esempio?
“No mai. Neanche in webcam”
– Allora si sentivano al telefono?
“No! Ne visto ne sentito mai, ne sono sicura”
– Aspetta Elisa tu mi stai dicendo che mia figlia più che maggiorenne con una spiccata intelligenza si sia fatta ossessionare da un uomo che non ha mai visto e che potrebbe essere chiunque coperto da un video che l’ha sedotta con le parole? E che questo in chat vi dice che è bello come il sole, che è il fotomodello catalano e voi gli credete? Ma che avete cinque anni in due?
“Giovanna lo so, non so che dirti, che posso dire .. Ti posso solo dire quello che vedevo io in chat e quello che riuscivo a farmi dire da lei. So solo che in chat era molto ammirato dai modi gentili e seducenti“
– Ok perdonami è che è una storia così assurda che non riesco a crederci e a farmene una ragione. Continua a raccontarmi per favore E poi? Che è successo? Perché è finita? Perché quel giorno era così sconvolta?
“Non lo so Giovanna, davvero non lo so. E credo non lo avesse capito bene neanche lei. Di colpo da un momento all’altro la sua gioia era diventata angoscia. Aveva smesso di sorridere, piangeva spesso nelle ultime settimane, credo lui si negasse, che non riuscisse più a parlare con lui, ma non so esattamente che cosa era successo tra loro.
– Credi che possa parlare con lui?
“Si, credo di si. Possiamo provare a vedere se lo troviamo in chat. Più tardi però, ora è presto”
Io invece ho paura che sia tardi.
la nikki