leggere i segnali, intuire i pericoli

Elisa è l’amica del cuore di mia figlia, dalle scuole medie in poi, inseparabili. Il liceo, l’Università in un’altra città, la stessa facoltà, lo stesso appartamento. Quella casa che mio marito aveva preso all’inizio del secondo anno, per evitare lo strazio della sveglia alle quattro e trenta tutte le mattine, il freddo, la nebbia, la coincidenza sempre in ritardo. Siamo sole ora in casa, io e la Elisa, si respira un’atmosfera plumbea. Da quando sono qui tra stanchezza fisica e tensione avremo scambiato quattro forse cinque parole. Sono a pezzi, vivo i sensi di colpa di chi non ha saputo leggere i segnali, intuire il pericolo, proteggere la propria creatura. Sono pensieri tremendi per una madre. Ho bisogno di capire “Elisa ti prego, dimmi che cosa è successo”

Fu in questo modo che conobbi IO.Lestat.

la nikki

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