internet caffè

Dicembre 25th, 2011 by Nikki Wood

Caldo giugno del 2009, mi aspetta una bella smacchinata partenza nelle ore più calde del giorno, fortuna che ho l’aria condizionata in macchina. Sono quasi centoventi chilometri solo per passare a prendere la Elisa. Almeno parlo con qualcuno mentre percorro la piatta e noiosa pianura su fino a Milano.

Elisa ascolta una musica malefica a un volume infernale mentre mi chiede «Visto che IO.Lestat è stato riammesso nella Lycos Chat è proprio necessario andare all’appuntamento con Picus? »

In effetti non ha tutti i torti. Forse sono solo stanca di non avere qualcuno da guardare in faccia mentre gli parlo. Mi trovo meglio con le persone che con le macchine.

Parcheggiamo in Corso Sempione e nelle aiuole di fronte al luogo dell’appuntamento bruciamo i minuti che mancano parlando di futili cose da donna, attente a non evocare il ricordo di lei. Ma faticosamente.

Entrando nel locale riconosco dalle foto Picus che ci aspettava seduto ad un tavolino attrezzato di birra. Deluso perché non mi ero presentata sola come sperava ma radioso appena visualizza meglio Elisa che è una ragazza che fa sempre molto piacere conoscere. Sorrisi, saluti, presentazioni e ordinazioni.

Aspetto anche troppo per me e senza prenderla troppo alla lontana chiedo a Picus: «Ora finalmente posso sapere perché lo avete allontanato?» Mi guarda come si guarda la più grande delle rompiscatole ma vedendo che non smettevo di fissarlo ed aspettare mi risponde quello che avevamo saputo da subito – «Multi login, entrava simultaneamente con diversi utenti ed era già stato avvertito di non farlo».

Riprende a parlare del nulla lasciando intendere spiegazione finita. Me lo lascio bastare per qualche minuto, sorseggio, sorrido, lo guardo in faccia mentre flirta con Elisa e torno alla carica: «Scusa Picus, a me risulta che questa cosa la fanno in tanti e a parte questo, IO.Lestat entrava in questo modo da mesi per quale motivo di colpo a maggio avete deciso che fosse tanto grave da metterlo al bando, sei sicuro non ci sia altro? » – ma davvero pensava che avrei portato a casa la cosa della multi login senza battere ciglio?

Temporeggia non risponde sta pensando a quale scusa inventarsi ma lo interrompo: «Senti, se non vuoi o non puoi dirmelo non fa niente però sono molto delusa, lo capisci vero che abbiamo fatto un viaggio così lungo per sentire cose che sanno anche i sassi? » Fa finta di non aver sentito e cerca di portare il discorso da qualche altra parte sperando nell’aiuto di Elisa che cerca di bilanciare la mia pressione lasciando a lui l’illusione di qualche spiraglio.

«Almeno il motivo per cui lo avete riammesso ce lo puoi dire? La sua fidanzata ha protestato, ha giurato di conoscerlo personalmente, ha garantito che è un bravo ragazzo, ha detto che la sposerà appena rientrato in chat?» Ora c’è anche Elisa che lo guarda interrogativa aspettando una qualche risposta e si rende conto che non avremmo mollato l’osso.

Picus abbozza un sorriso, anzi no proprio una gran risata. «Siete due vere rompiscatole. Vada per una spiegazione poi però passiamo qualche ora senza stress. Non ci sei andata tanto lontano buttando ad indovinare. Non una, sono cinque le donne che hanno garantito e chiesto di far rientrare IO.Lestat in Lycos. Due per supportare quanto dicevano hanno mandato foto di IO.Lestat, naturalmente di due uomini diversi e tutte e cinque dichiarano di avere con lui una lunga relazione stabile.

Se si escludono due segnalazioni giunte dalla zona in cui dice di abitare IO.Lestat presumibilmente scritte da lui stesso le altre sedicenti fidanzatine a giudicare dai loro indirizzi ipì vivono in varie parti d’Italia: Lombardia, Friuli una addirittura arriva da un altro paese europeo. Può bastare come  spiegazione? Ora vi fate conoscere un po’ meglio? »

Lo sguardo che ci rivolge è di supplica per farci smettere ma capisce quasi subito che è un tentativo fallito.

Chiedo a Picus «Se le diverse intercessioni delle vampirelle di turno fanno ridere persino voi allorà perché IO.Lestat è stato riammesso in chat? »

«Ok vi faccio vedere una cosa poi basta non ho intenzione di stare qui con due belle donne a parlare di uno che nemmeno ho mai visto. »

Picus va a farsi attivare una delle postazioni dell’internet cafè e ci invita a sedere. Sullo schermo appare una mail scritta in inglese da una certa Kriss ad alcuni moderatori Lycos, (quelli che a me non hanno risposto), arriva dal quartier generale tedesco dell’azienda. Le prime tre o quattro righe cancellate per non farcele leggere da Picus da quello che riesco a tradurre dice più o meno che “le autorità italiane premono per la sua riattivazione”. Premono o spingono una cosa del genere.

Cosa? Quale autorità preme su una multinazionale per un anonimo idiota bandito da una chat, ma qui siamo oltre la follia. Dove avete nascosto lo striscione di scherzi a parte?

Guardo Picus che mi sta fissando e la sua espressione è cambiata. Deve aver capito che tutta questa storia per me è molto importante. Mi guarda in modo diverso anche quando  gli chiedo con ansia e apprensione: «ma che significa, tu ne sai qualcosa?»

Mi guarda con una certa compassione chiede ad Elisa se può lasciarci cinque minuti soli che mi deve mostrare una cosa ma preferisce che non sia molto pubblica. Elisa non si fa pregare e sparisce verso il bancone senza battere ciglio e fare domande. Lui apre file su file dalla chiavetta e mi offre un’altra mail, stavolta in italiano molto più lunga e molto più interessante della prima.

La leggo di un fiato. Capisce quando ho finito di leggere. Spenge tutto e raggiunge Elisa al tavolo dove eravamo prima. Li guardo chiacchierare e ridere mentre io rimango seduta da una parte e  non dico più una sola parola, nulla, ne a Picus ne ad Elisa ne durante il viaggio a ritroso verso casa ne alla luna che mi tiene compagnia.

Elisa la devo ringraziare per aver compreso e non chiesto.

 

la nikki